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giovedì 9 gennaio 2014

Dove portano il mare d'inverno

Da piccola, vedendo i miei genitori sistemare in soffitta o in cantina le cose estive, dalle sedie di vimini sul porticato all'ombrellone da spiaggia e i giochi da mare, fece capolino forse il primo dilemma esistenziale della mia vita: "Mamma, ma il mare d'inverno dove lo mettono?" Ero preoccupata non tanto di non vedere quell'enorme distesa blu affacciandomi dal terrazzo di casa, quanto dello spazio necessario per un'operazione simile, mi sembrava alquanto laboriosa. 

Di recente sono andata a controllare personalmente, una freddissima notte d'inverno, e con stupore ho ritrovato le stesse onde che mi hanno accarezzato quest'estate. Non sono andata sola, sarebbe stato spaventoso non trovare nulla e non avere qualcuno a cui appigliarmi. Mi sarei appigliata ad una persona conosciuta da poco più di ventiquattro ore e nonostante questo sapevo che mi avrebbe aiutato a reggere il duro colpo.
Il cervello ci tira brutti scherzi, come farci credere fermamente che il mare si possa impacchettare e mettere da parte. Dovrebbe essere sempre lì, a sorreggerci quando lo sconforto sale con l'alta marea, invece sembra essere lui a spingerci la testa sott'acqua. Il nostro cervello ci blocca, ci fa tentennare, ci fa credere di aver perso le speranze, di aver dimenticato come si faccia ad amare cose e persone, di aver perso tutto. Eppure è da lì che si deve ripartire, da zero, da uno punto buio senza lampioni, senza stelle in cielo, senza luna, senza strada, senza niente. E ci si rialza, piano piano, come la fenice dalle proprie ceneri. Cadiamo per rialzarci, vivamo per lottare. La vita è una lotta continua, senza esclusione di colpi, senza protezioni, senza arbitri. Ma nessuno ci ha insegnato come combattere. Ci hanno messo cotta di maglia ed elmo, una spada in mano e buttati sul campo di battaglia senza neanche un "in bocca al lupo". E qui nasce l'idea dell'appiglio.
Alzi la mano chi non si è mai appoggiato a qualcuno per rialzarsi. Non vedo le vostre mani al di là dello schermo ma tiro ad indovinare che pochi hanno il privilegio di poter sollevare la propria. La nostra mente a volte da sola sembra non bastare, e quindi è più facile sorreggersi a vicenda, prendersi per mano e percorrere un pezzo di strada. Sono d'accordo, ma che non diventi un vizio. L'uomo è un animale sociale, nessun uomo è un'isola... benissimo, ma nessun uomo è un'ameba e nessun uomo deve essere un parassita. Gli eccessi sono al solito da evitare: chi non chiede mai aiuto, è uno sprovveduto esaltato, chi grida al lupo al lupo, uno sciocco approfittatore. Quanto è difficile la via intermedia! Cerco da sempre di far lavorare il mio cervello, nel tentativo di trovare una dimensione che sia Mia, in cui io mi senta Io, in modo che se qualcuno mi chiedesse "Chi sei?" avrei la risposta, anche se solo parziale. Ma questo mio cervello non vuole collaborare, le onde mi sbalzano da una parte all'altra di questo mare, e tante volte mi viene il dubbio che non vedrò mai terra se non con l'aiuto di qualcuno. E' triste pensare che qualcuno sia la nostra ancora di salvezza, il nostro "porto quiete" prima della tomba e mi rifiuto di abbandonarmi a questa idea. 
Dobbiamo lottare? Allora lottiamo, fino all'ultima goccia di sangue, con mani e piedi e tutta la forza che abbiamo. E se al nostro fianco ci sarà qualcuno che lotta dal canto suo, sarà bello rendersene conto alla fine, quando avremo vinto entrambi e godremo insieme della bellezza della sensazione di avere qualcuno affianco, ma senza essere accecati dal nostro malessere personale, guardando insieme da terra i meravigliosi colori dell'alba su questo mare, che d'inverno non viene portato in cantina.

2 commenti:

  1. davvero bello questo post ... ah quanto hai ragione, è proprio difficile trovare la via intermedia nella vita! :D

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  2. quale Donna meravigliosa può essere colei che pensa che anche il MARE in inverno possa essere riposto in un soffitto?..una Donna FELICE alla vita...e pragmatica! ad ogni modo avrei voluto essere io l'appiglio nel caso in cui, camminando sulla spiaggia ti fossi accorta di trovare solo sabbia...non si lascia il mare in soffitta! MAI!

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