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sabato 9 giugno 2012

Come una giornata di primavera


La vita non ha un’unica direzione, segue un po’ l’istinto, un po’ la logica, a volte va controcorrente e a volte segue troppo una strada già battuta. Il bello è proprio l’inversione di marcia, il momento in cui qualcosa cambia.
Purtroppo non sempre si riesce a carpire l’attimo, ed è un peccato. Infondo anche in natura i momenti più belli sono di passaggio: l’alba ed il tramonto altro non sono che la linea di confine tra il giorno e la notte. 
Quanti prima e dopo di me ne hanno parlato, hanno filosofeggiato al riguardo, fatto parallelismi e cercato collegamenti tra l’uomo e la natura. Non sono qui per continuare a far questo, semplicemente perché l’uomo è parte della natura nella sua essenza. Cerco di descrivere quello che sento, e non trovando le parole giuste per farlo, mi lascio trasportare dalle dita che scivolano sui tasti e inconsapevolmente danno forma ai miei sentimenti.
Adoro ammirare le giornate di primavera, un po’ perché mi ci immergo. Inizia un po’ nuvolosa, calda ed avvolgente ma con un non so che di cupo, il cielo coperto di una coltre bianco-grigiastra e l’umidità tutta intorno nell’aria. Passano delle ore così ed iniziano una, due, tre grandi gocce, a spezzare un po’ quest’aria pesante, come a liberare i polmoni con un grande respiro. Sembra che le tre gocce di prima siano bastate, il sole si fa notare, sbirciando tra i nuvoloni che lo intimidiscono e tornano a nasconderlo. Poi una ventata d’aria fresca, come a preannunciare una sfuriata. E proprio come due amanti prendono fuoco all’improvviso, un tuono squarcia il silenzio e irrompe impetuoso. Una fitta pioggia inonda il paesaggio, veloce fresca umida corposa, come un ricca e sincera risata. Rapido come un singhiozzo il tempo cambia, sfoggiando un sole caldo e luminoso uscito da chissà dove. E tutto quello che è appena accaduto viene dimenticato, l’acqua sulla terrà si asciuga in fretta, lasciando spazio ai raggi del sole che si riflettono e circondano ogni cosa.
Una giornata così la natura la dimentica in fretta, ma quando la si vive dentro è difficile che non lasci traccia. Non voglio dimenticare nessuna delle gocce di pioggia nella mia vita, perché sono la linfa che rende vivo il mio spirito.

5 commenti:

  1. L'aggettivazione che usi mi ricorda la Fallaci, non posso far altro che farti i complimenti :) migliori a vista d'occhio, un bacione
    Fava

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  2. Mi rispecchio in tutto ciò che racconti e descrivi, con semplicità ma anche grande profondità. Complimenti!

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    1. Grazie mille, io provo ad esprimere giusto quello che sento, senza voler per forza accontentare tutti, alla fine questo blog è solo per chi mi conosce, non è certo orientato ad un pubblico ampio. :)

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