Benvenuti visitatori... abbiate pazienza per la mia scarsa dimestichezza con italiano e blog... Buona permanenza!

giovedì 11 ottobre 2012

La sincerità prima di tutto


Grandi uomini hanno detto che la sincerità è segno di debolezza, venerata dai confusi e pericolosa, se non addirittura fatale. Non è mai semplice scegliere la strada della franchezza, quasi in alcun caso ci si presenti davanti. Ogni giorno siamo esposti alle svariate possibilità di poter essere qualcun altro, anche solo per gioco. Il rischio è alto, non si tratta di uno scherzo o di una cosa da prendere alla leggera. Quando mentiamo a noi stessi nascono i problemi più grandi, quando non ascoltiamo quello che si cela sotto la nostra identità. E’ certo difficile comprendersi appieno, ma è diabolico cercare di convincersi di essere altro da noi stessi.
Nel mondo in cui viviamo è la menzogna a governare, in ogni campo, in ogni dove. Non riesco bene a capire quando ho iniziato a credere di più nel potere della sincerità. Non sono certo la prima persona al mondo a capire che la sincerità è un arma non a doppio, ma a triplo taglio, con due lame verso di noi ed una verso le persone che abbiamo vicino. Purtroppo a volte l’unica via di scampo sembra essere mentire, quando non vogliamo far del male a qualcuno, quando cerchiamo di andare avanti nella disperazione, quando vogliamo vendere la nostra immagine. Ma se qualcosa della mia infanzia è rimasto nella mia memoria è proprio il concetto che prima o poi le cose saltano fuori, in un modo o in un altro, anche se indirettamente, ci si ritorcono contro.
Nasce una questione al riguardo, tra mentire ed essere sinceri quale sia la via meno invasiva. Non vi è risposta tuttavia, dal momento che mentendo si ha un sollievo istantaneo e si rimanda il problema, e dicendo la verità si affronta direttamente la situazione per quella che è. Certo è facile a parole perseverare la via della franchezza, non si può dire altrettanto nella realtà. Spesso capita di dover fare i conti con situazioni inverosimili, attimi in cui pur essendo stati sinceri sembra di essere stati accusati proprio del contrario. Questo perché non siamo più abituati a questo modo di fare, siamo disillusi, nessuno crede più che qualcuno in difficoltà possa davvero dire ciò che pensa.
Io non sono un mostro di bravura, ma tutte le volte che ho provato in entrambe le direzioni ho ricevuto un contraccolpo, con la differenza che in uno dei due casi non potevo rimproverarmi nulla. E’ esattamente così che intendo convincervi che a volte è necessario rassegnarsi all'evidenza dei fatti, senza troppi sotterfugi. Si elimina anche il dubbio, il momento in cui ci si scervella per capire cosa sia meglio fare. I benefici della sincerità sono sicuramente oscuri, lontani dalla nostra comprensione, eppure devono pur esserci. Forse sono lontani, saranno palesi un domani, ma non fateci affidamento. Fare tutto ciò che sia possibile per non doversi rimproverare nulla, in nessun momento.
Non vale lo stesso considerando gli altri, ci sarà sempre qualcuno pronto a giudicarci, a colpevolizzarci, anche se avremo detto la verità verremo quasi certamente accusati di non averlo o peggio di averlo fatto solo a nostro vantaggio. Domandiamoci perché ogni volta che qualcuno si apre a noi, il primo pensiero è di sospetto, come se in ogni angolo ci sia un inganno, un’insidia, qualcosa di disonesto. Il mondo è quello che è ma non dimentichiamo che siamo noi a popolarlo, non possiamo sempre scagliare la pietra e nascondere la mano anche a noi stessi, convinti che quando si è fatto qualcosa di sbagliato era solo una goccia in un oceano, che in confronto ai mali della terra non fosse nulla la nostra piccola menzogna. Si parte dal piccolo, dal minuscolo, dal singolo individuo e poi si passa al tutto. Dobbiamo essere prima noi quello che vogliamo sia l’altro, sii tu la persona che vuoi al tuo fianco. Non possiamo lamentarci e basta senza agire, rifugiandoci nell'ombra solo perché siamo uno su sette miliardi di persone. Io sono una di queste, sono una persona che denuncia subito le cose altrui ma quando si tratta di combattere in prima linea si tira indietro, sono codarda come tanti altri. Ma nell'inutilità del mio piccolo cerco di lottare per quel poco che riesco a fare, per quel minimo di integrità morale che racchiudo in me, almeno posso dire che in questo non sono scappata, anche se ammetto si tratta di ben poca cosa. E’ difficile cercare di essere migliori, ma se non altro lo dobbiamo a noi stessi, e io sto cercando di guadagnare la mia fiducia, di potermi considerare ai miei occhi un po’ meglio che in passato, per potermi guardare almeno allo specchio senza disprezzo.
Non vuole essere una denuncia del prossimo, piuttosto una sorta di autodenuncia la mia, un mio spogliarmi al pubblico e rivelare che sono quel che sono, e non cerco di nasconderlo agli altri. Fatemi bersaglio di qualunque accusa, perché sono qui per imparare da voi quanto valgo. 

2 commenti:

  1. Commenterò come anonimo per non mentire a nessuno sulla mia identità (dopo di che l'anonimo scoprì che dal commento al blog si potevano ricavare informazioni sull'indirizzo ip ed addio anonimato ahah). Cercherò di essere sintetico: m'è piaciuto! Penso che certe volte però sia più facile per noi colpevolizzarci ed auto-commiserarci piuttosto che prendere ed agire nel modo giusto, giusto perché la verità taciuta è una verità scomoda o come tu dici "a triplo taglio". In bocca al lupo per i tuoi conti in sospeso insomma :)
    Ripensandoci non è un commento di spessore, ma che ci si vuol fare. Mi ci sono impegnato però :D

    RispondiElimina
  2. l'importante è provarci, in tutti i sensi... l'anonimato è una forma di difesa e quindi un modo per non perseverare nella strada della verità... :D
    grazie dell'impegno nel commentare però!

    RispondiElimina