Benvenuti visitatori... abbiate pazienza per la mia scarsa dimestichezza con italiano e blog... Buona permanenza!

venerdì 2 settembre 2011

31 Agosto 2011 - Pescara



31 Agosto 2011, Pescara
Ore 21:30 inizia lo spettacolo.
Sono romano ma non è colpa mia, di tutto un po'. Uno spettacolo che fa il giro della bella Italia da settembre del 2010, e nonostante tutte queste date sulle spalle, con le battute studiate e i costumi scelti a posta, lui, il fantastico Enrico entra in scena come se uno di noi avesse sbagliato posto. Sembra quasi sentirlo dire: “Oddio, scusateme, me sa che ho sbagliato entrata...”.
Un crescendo di emozioni. Si, perché sono tutte emozioni diverse, con le sue accurate frasi, buttate lì a caso, ci fa incavolare, ci fa divertire e riflettere, ci fa piangere dal ridere e poi emozionare sul serio quando ci chiede di fare atmosfera con il cellulare in alto per il papà che non c'è più.
Questo è che riempie i teatri, le arene e tutti posti in cui arriva, la sua freschezza. La faccia serena di chi fa il lavoro che ama, di chi parla per tre ore e mezza senza un goccio d'acqua in pieno agosto. Si lascia spogliare dal suo pubblico, perché sia più visibile la sua anima pura e raffinata. Che te lo dico a fa che ci piace per questo, per la cadenza che ha come ogni italiano a modo suo, per le origini semplici e gli stessi pensieri che ci passano per la testa.
Durante lo spettacolo a cui ho assistito ci sono stati preziosi minuti di silenzio, quelli che il pubblico (io nella fattispecie) ha più apprezzato. Un solo istante in cui si perde un po' di concentrazione e ci si confonde tra le duemila persone presenti che sorridono ed il miracolo accade. Per quasi dieci minuti Enrico non riesce ad andare avanti, gli viene da ridere e non riesce a dire la battuta successiva. Arriva la provvidenziale bottiglietta d'acqua, spero Santa Croce così ci fa pubblicità, ma non riesce neanche a bere per paura di strozzarsi.
Imprevedibile l'agitazione quando si parla del mondo politico, della mensa dei parlamentari e della classe governante che ci prende in giro, sembra di poter vedere il sangue pulsargli sul collo (anche se le gambe sono blu il collo è rosso fuoco, cit.) e a questo punto è meglio prendersela a risate. Che poi, mi fa anche pensare a quanto bisogna essere preparati, aggiornati sull'attualità per essere dei personaggi poliedrici come lui.
Non so più come elogiarlo, so finite le parole sul vocabolario perché il cane s'è mangiato le migliori e io non me le so inventare come lui. Grazie Enrico.

Nessun commento:

Posta un commento